FAQ

PIATTAFORME ELEVATRICI

Piattaforme elevatrici industriali: cosa sono e a cosa servono?
Come funzionano le piattaforme elevatrici industriali?
Piattaforme elevatrici industriali: quanto costa la manutenzione?
Piattaforme elevatrici industriali: quali sono e quali scegliere?
Quanto costano le piattaforme elevatrici?
Qual è la portata massima di una piattaforma elevatrice?


BAIE DI CARICO

Cosa sono e a cosa servono le baie di carico
Perché le banchine di carico devono avere una scala?
Quante baie di carico servono al mio magazzino?
Quanto costano le baie di carico? 


CHIUSURE INDUSTRIALI

Cosa sono le chiusure industriali e a cosa servono?
Chiusure industriali: come funzionano
Quanto durano le chiusure industriali?
Quanto costa un portone sezionale industriale?
Cosa sono le porte ad avvolgimento rapido?
Cosa sono i portoni industriali a libro?


RIBALTATORI INDUSTRIALI

Ribaltatori industriali: cosa sono e a cosa servono
Come funzionano i ribaltatori industriali?
Quanto costano i ribaltatori industriali?
Qual è la portata massima di un ribaltatore industriale?


Piattaforme elevatrici industriali: cosa sono e a cosa servono?

Le piattaforme elevatrici industriali sono macchinari di elevazione utilizzati per sollevare e posizionare vari prodotti all’interno del magazzino. Sono disponibili sia in formati dimensionali standard che personalizzati. Anche note come piattaforme di sollevamento industriale o tavole elevatrici , vengono prodotte e progettate per diverse applicazioni, dai modelli per carichi leggeri a quelli per l’industria pesante e in diversi modelli, da quelli compattabili a sogliola, senza dimenticare quelle dedicate ali carico e scarico per camion.

Come funzionano le piattaforme elevatrici industriali?

Le piattaforme elevatrici industriali presentano due piani (base e pianale superiore) in grado di sopportare diversi pesi e carichi. Un sistema di sollevamento, azionato attraverso un complesso impianto oleodinamico, permette di posizionare il carico a diverse altezze. La sicurezza dell’impianto è garantita dalla presenza di valvole oleodinamiche e dalla scelta di materiali robusti e di alta qualità.

Piattaforme elevatrici industriali: quanto costa la manutenzione?

Sebbene il costo di manutenzione delle piattaforme elevatrici industriali risulti variabile in base al modello, tendenzialmente l’investimento annuo da sostenere si attesta in un range compreso tra 500 euro e 2.500 euro.

La manutenzione delle piattaforme elevatrici, se effettuata da tecnici specializzati, permette di conoscere con anticipo quali componenti risultino più usurati, così da procedere alla sostituzione del pezzo invece che dell’intera struttura. Contatta i nostri tecnici per maggiori informazioni!

Piattaforme elevatrici industriali: quali sono e quali scegliere?

Le piattaforme elevatrici industriali si dividono in:

  • piattaforme serie leggera
  • piattaforme a sogliola extrapiatta
  • piattaforme su misura
  • piattaforme carico camion
  • piattaforme montacarichi

Nell’ambito della logistica le piattaforme con sollevatore a pantografo sono di gran lunga la tipologia più utilizzata. Caratterizzate infatti dalla presenza di un meccanismo a pantografo in grado di sollevare carichi anche molto pesanti, queste soluzioni possono rappresentare un’ottima alternativa alle gru ed ai montacarichi.

Quanto costano le piattaforme elevatrici?

Il prezzo dipende dalle esigenze del cliente; il preventivo viene  fatto dopo attenta analisi e dipende principalmente dalle dimensioni, dalla portata, dalla corsa e dagli accessori necessari.

Qual è la portata massima di una piattaforma elevatrice?

La portata massima di una piattaforma elevatrice può variare in base al modello e alle necessità applicative.
In base alle specifiche, infatti, si passa dai 500 kg dei modelli più compatti per arrivare a una soglia di 40 tonnellate propria delle soluzioni più robuste. 
 


Cosa sono e a cosa servono le baie di carico?

Le baie di carico sono particolari strutture poste all’ingresso dei magazzini industriali che permettono un’ottimizzazione del flusso di carico/scarico merci.

Sono formate da quattro elementi principali, ovvero:

  •         Rampe di carico
  •         Portali isotermici
  •         Portoni sezionali
  •         Sistemi di blocco camion

Realizzate su misura per ciascun magazzino, permettono anche di migliorare la sicurezza del personale, con una conseguente riduzione del tasso di infortuni sul lavoro.

Perché le banchine di carico devono avere una scala?

Le banchine di carico di solito sono dotate di una scala adiacente alla parete esterna per permettere all’operatore l’ingresso dal piazzale esterno.

Quante baie di carico servono al mio magazzino?

Il numero delle baie di carico da implementare all’interno di un magazzino è legato a diversi fattori, come ad esempio:

  •         Collocazione e dimensione degli accessi
  •         Flusso e volume delle merci
  •         Dimensioni dei piazzali

Per abbattere i costi di un ipotetico ampliamento del numero di baie, è consigliabile progettare banchine già predisposte all’inserimento in nuovi edifici; la Armo segue il cliente anche nella fase di progettazione .

Quanto costano le baie di carico? 

Il prezzo dei punti di carico dipendono molto da quantità, modello, caratteristiche e accessori. Si può partire da 5.000 fino ai 20.000 euro  


Cosa sono le chiusure industriali e a cosa servono?

Le chiusure tecniche industriali sono serramenti appositamente ideati per isolare fabbriche, magazzini e capannoni industriali dall’ambiente esterno.

Costruite facendo uso di materiali come alluminio, pvc, poliestere e acciaio, sono personalizzabili attraverso finestre, oblò e porte di varie tipo che le rendono particolarmente efficaci in base alle necessità applicative.

Inoltre esistono differenze importanti anche sul piano della progettazione tecnica. Infatti troviamo:

  • chiusure industriali a libro
  • chiusure industriali ad avvolgimento
  • chiusure industriali ad impacchettamento rapido
  • chiusure industriali autoportanti e riparanti
  • chiusure industriali manuali
  • chiusure industriali motorizzate

Ogni tipologia presenta caratteristiche e vantaggi differenti, aspetto questo che permette di trovare la porta industriale sempre adatta alle proprie esigenze.

Chiusure industriali: come funzionano

Il funzionamento delle chiusure industriali varia naturalmente in base alla tipologia di porta in esame.

Le porte industriali a pacchetto, ad esempio, sono particolarmente robuste in quanto dotate di barre metalliche di sostegno al loro interno, aspetto che le rendono particolarmente indicate alle zone climatiche più ventose.

Grazie a paratie verticali ripiegabili su se stesse, invece, le porte industriali a libro consentono una notevole riduzione degli spazi di ingombro.

Per la massima rapidità di apertura e chiusura potrete invece fare affidamento sulle porte industriali autoavvolgenti, forti di una struttura in pvc completamente avvolgibile.

In ogni caso la presenza di fotocellule ad alta sensibilità su ogni tipo di chiusura industriale consente a questi dispositivi un’operatività in totale sicurezza, evitando la chiusura accidentale in presenza di transito del personale.

Quanto durano le chiusure industriali? 

La durata di una chiusura industriale può variare in base all’ambiente di utilizzo (agenti atmosferici esterni) ed all’operatività della stessa (frequenza di apertura/chiusura).

Mediamente tuttavia l’intervallo temporale tra un intervento di manutenzione e l’altro si attesta in una forbice compresa tra 4 e 12 mesi.

Quanto costa un portone sezionale industriale?

Il prezzo dei portoni sezionali industriali dipende molto da quantità, modello, caratteristiche e accessori. Si può partire da 3.000 fino ai 10.000 euro 

Cosa sono le porte ad avvolgimento rapido?

Le porte ad avvolgimento rapido sono una tipologia di chiusura industriale nata per rispondere essenzialmente a due esigenze:

  • collegare e separare gli ambienti con massima rapidità
  • ottimizzare l’isolamento termico e di conseguenza i consumi

Il segreto che garantisce il perfetto funzionamento di una porta ad avvolgimento rapido è racchiuso nel manto in poliestere, in grado di rendere la porta flessibile e avvolgibile, e nei robusti montanti dotati di guide con dispositivi di scorrimento.
Completa il quadro l’utilizzo di motori elettrici di ultima generazione che permettono una riduzione della frequenza degli interventi di manutenzione.

Cosa sono i portoni industriali a libro?

I portoni industriali a libro sono la soluzione perfetta per chi cerca una chiusura industriale di grandi dimensioni in grado al tempo stesso di garantire un ingombro minimo una volta aperta.

Dotati infatti di guide di scorrimento interrate, i portoni industriali a libro sono essenzialmente costituiti da una serie di ante rigide (anche di grandi dimensioni) che ripiegano completamente su se stesse in fase di apertura.

Questa caratteristica progettuale porta con sé numerosi vantaggi, come:

  • assenza di ingombri a terra, ma soprattutto massima compattezza laterale e verticale.
  • minor numero di pezzi impiegati, e quindi alta silenziosità nel movimento.
  • manutenzione ridotta
  • ottima coibentazione termica

Infine grazie alle caratteristiche di ampiezza e rigidezza delle ante, i portoni industriali a libro possono essere personalizzati con ampie superfici trasparenti, così da sfruttare la luminosità naturale esterna e ridurre i costi di illuminazione.


Ribaltatori industriali: cosa sono e a cosa servono

I ribaltatori industriali sono robusti dispositivi a forma di L che trovano diverse applicazioni nella movimentazione industriale. Come suggerisce il nome, servono a ribaltare di 90 gradi un involucro industriale. Sono molto utilizzati per fare tale operazione con i cois, sia di carta che lamiera.   

Infatti, essendo in grado di ribaltare oggetti anche molto pesanti o ingombranti in totale sicurezza e senza minimo sforzo (grazie ad un sistema elettroidraulico), i ribaltatori risultano essenziali per operazioni come:

  •         Sostituzione del pallet;
  •         Inclinazione del piano di lavoro per facilitare lo spostamento del carico all’interno di moduli container;
  •         Organizzazione ed ottimizzazione dello spazio in magazzino grazie alla disposizione verticale/orizzontale delle merci.

Come funzionano i ribaltatori industriali? 

I ribaltatori industriali sono costituiti da una solida base ancorata al terreno e da un perno su cui ruota una robusta struttura a forma di L.

Tale struttura presenta a sua volta caratteristiche diverse in base alla destinazione d’uso (ribaltamento di pallet o bobine). I ribaltatori industriali possono infine effettuare rotazioni di grado diverso in base al modello, con dimensioni del dispositivo completamente personalizzabili in base alle esigenze del cliente.

Quanto costano i ribaltatori industriali? 

In base alle esigenze del cliente, da 9.000 euro a salire

Qual è la portata massima di un ribaltatore industriale?

La portata massima di un ribaltatore industriale può variare in base alla destinazione di utilizzo. Questi dispositivi, comunque, possono manovrare carichi anche estremamente pesanti.

Nel caso dei nostri ribaltatori per bobine, infatti, la portata massima può raggiungere una soglia di 14 tonnellate.